Le Bollicine Franciacortine, l’arte del Vino dorato

“In Vino Veritas”. Bastano le tre parole del celeberrimo detto latino per far comparire nella nostra mente l’immagine del rosso, frizzantino nettare degli dei, che da sempre prende la scena delle tavole di case e di ristoranti. Un lavoro, un’arte ma soprattutto una passione, racchiusa in un piccolo recipiente di vetro, che qui in Franciacorta trova la sua massima espressione in termini di qualità e di quantità. Tra le colline franciacortine, la coltivazione della vite ha origini remote. Sin dal mondo romano infatti questo suggestivo territorio si era presentato come perfetto punto di partenza per la coltivazione di vigneti e la produzione di vino, come confermato dalle citazioni di autori quali Virgilio o Plinio. Una sorta di “garanzia del territorio”, che grazie al clima mite e ai territori fertili ha permesso un sempre maggior numero di vigne e maggior qualità del vino, fino ai giorni nostri.
Ad oggi, la Franciacorta è tra le tre più importanti zone enologiche d’Italia, tanto da fregiarsi del marchio DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), e vanta un terreno vitato che supera di poco i duemila ettari.
Molte sono le cantine presenti sul territorio, ma la loro produzione è quasi esclusivamente incentrata sul prodotto ormai icona dell’enologia franciacortina, il Bollicine di Franciacorta DOCG, o più semplicemente Franciacorta.
La Lavorazione del Vino Bollicine
Le fasi di lavorazione di questo pregiatissimo vino permettono ad ogni cantina presente sul territorio di dare al proprio distillato un tocco personale, specialmente durante la fase del tiraggio, che consiste in una lenta rifermentazione naturale tipica di questo bollicine. Le bottiglie di vino vengono fatte riposare in posizione orizzontale, e sarà il tempo, unito alle diverse possibilità di uvaggio, che ci permetterà di ottenere le oggi cinque tipologie di Franciacorta conosciute: Franciacorta DOCG, Franciacorta Saten, Franciacorta Rosé, Franciacorta Millesimato e Franciacorta Riserva.
Diverse Tipologie per ogni occasione
Tutte le cinque tipologie di vino bollicine, eccezion fatta per il Saten, sono perfette per accompagnare portate di ogni tipo o per essere degustate come tali, grazie alla grande varietà di dosaggi che vanno da Extra Brut a Demi-Sec. È importante notare come la qualità franciacortina sia espressa al meglio nelle tipologie Millesimato e Riserva, che grazie a, rispettivamente, 37 mesi e 67 mesi di sosta, esprimono al meglio le doti olfattive e gustative di un vino dorato e dal gusto intenso.
La produzione però, seppur solo in parte, tocca anche i vini fermi rossi e bianchi, col nome Curtefranca DOC (una volta denominato “Terre di Franciacorta”).
Buon Vino che parte da Buona Uva
Ad oggi la Franciacorta può vantare 113 Aziende per la produzione di vino sparse per tutto il territorio. Un così grande numero di cantine sta a indicare come più persone siano state capaci nel corso del tempo di esprimere, attraverso una semplice bottiglia di vino, più aspetti della stessa base di partenza da cui nasce tutta questa arte: l’uva.
Le varietà di uve presenti in Franciacorta sono principalmente tre. La tipologia di uva da vino più coltivata è l’uva Chardonnay, uva pregiata dalla bacca bianca che garantisce al vino stesso un aroma intenso e complesso, tendente al fruttato e di piacevole freschezza (provare per credere). L’uva Chardonnay, pur predominando la coltivazione franciacortina, è affiancata dall’uva Pinot Nero e Bianco, che servono principalmente a rifinire e a strutturare il delicato gusto del bollicine.
Franciacorta e Vinitaly
Se la Franciacorta si individua come regina italiana del volgarmente detto “Spumante”, non può che avere avuto grandi rappresentanti presso l’evento Vinitaly a Verona: ben 70 le aziende presenti alla 51° edizione dell’evento veronese dedicato al vino.
Tramite l’accoglienza in un’area espositiva interamente dedicata, Franciacorta ha celebrato, affiancandolo alla bellezza di un territorio dalla storia e cultura unica, l’eleganza di un prodotto ormai icona della grande tradizione enogastronomica italiana.
Un vino quindi che dà suggestività e personalità a questo territorio, racchiudendo dentro un piccolo recipiente di vetro la tradizione di generazioni e i tratti unici di una popolazione che fa di questa attrattiva turistica una passione.
Articolo molto interessante!