Bicicletta: non tramonterà mai la sua fiaba.

La bicicletta regala sensazioni uniche.
Andare in bicicletta significa entrare in un mondo più vero; significa sentire l’aria che ti accarezza il viso, i profumi, i rumori, la fatica, la soddisfazione. Andare in bicicletta significa uscire dalla frenesia, staccare la spina da un mondo alcune volte troppo caotico, per esplorare, come veri e propri ricercatori, ogni centimetro, ogni angolo, ogni strada dei nostri paesi perché è solo così che scopriamo cose nuove, che altrimenti sarebbero sfuggite ai nostri occhi, sempre più distratti. Andare in bicicletta è scoprirsi capaci di raggiungere nuovi traguardi, è recuperare quello spirito di avventura, bagaglio dell’uomo, ormai sepolto dalle mille abitudini. È anche ritrovarsi, l’uno accanto all’altro, a condividere con le persone con cui stai bene sensazioni uniche.
La pista ciclabile Brescia – Paratico.
La primavera è giunta anche qui, con i suoi colori e profumi: e così il fine settimana e il sole stuzzicano gli appassionati a trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta. Zaino in spalla, casco, occhiali da sole… e via che si parte a bordo della bicicletta! Un ottimo percorso da intraprendere nel nostro territorio franciacortino è il tragitto ciclabile Brescia-Paratico, che si snoda tra vigneti e casali, sotto lo sguardo attento di morbide colline. L’itinerario parte da Piazza della Loggia a Brescia, manifesto di bellezza architettonica nonché traccia del dominio della Serenissima e, attraverso la Franciacorta, giunge fino a Paratico, sul lago d’Iseo.
In bicicletta a Brescia, Cellatica, Gussago, Rodengo Saiano.
Le numerose indicazioni consentono di uscire facilmente e senza pericoli dalla città e raggiungere di conseguenza Cellatica, Gussago e Rodengo Saiano, dove è d’obbligo la tappa al complesso monastico dell’Abbazia di San Nicola. L’abbazia olivetana di Rodengo Saiano è sicuramente uno dei più imponenti e prestigiosi complessi religiosi del nord Italia. Fondata dai monaci cluniacensi prima del 1050, venne collocata su un importante quadrivio romano che serviva da punto di alloggio e ristoro per i pellegrini in viaggio verso Roma. Durante un recente scavo archeologico, a testimonianza di ciò, sono state rinvenute tracce di un muro romano e resti di una capanna longobarda davanti al sagrato dell’abbazia.
Paderno e Passirano.
La pedalata prosegue quindi fra una distesa sterminata di campi coltivati fino ad arrivare nel centro di Paderno; da qui un lungo viale dominato da alte querce e maestosi tigli ci conduce al castello di Passirano, uno dei meglio conservati di tutta la Lombardia. La costruzione, risalente al X secolo, è recintata da un fossato d’acqua (ora coperto) e presenta mura massicce realizzate in pietra di Sarnico a blocchi irregolari e con merlature ghibelline “a coda di rondine”. Infine, due alte torri a pianta semicircolare, una alta verso Levante e l’altra più bassa verso Ponente, incorniciano questo meraviglioso castello, oggi sede di un’azienda vitivinicola. Il castello di Passirano è spesso protagonista dei sogni dei numerosi ciclisti che percorrono la pista ciclabile Brescia – Paratico; è facile scorgere nei loro occhi fantomatici cavalieri ed elegantissime dame dai lunghi abiti.
Provaglio d’Iseo e Iseo a bordo della bicicletta.
Così, dopo essersi persi in sogni chimerici, il tragitto continua verso Monterotondo e successivamente in direzione di Provaglio d’Iseo, luogo in cui le lussureggianti colline s’innestano nel blu del lago. Superato il passaggio a livello, uno sterrato sulla destra consente di entrare nel magico paesaggio della Riserva Naturale delle Torbiere: un’oasi naturalistica di interesse internazionale, dove gli specchi d’acqua e la vegetazione palustre si estendono per circa 360 ettari. Qui hanno trovato il loro habitat naturale centinaia di uccelli di specie anche rare e varie piante palustri, come canneti, giunchi, tife e ninfee. Il luogo migliore per potere ammirare le Torbiere con un solo colpo d’occhio è il cortile del monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo, un armonioso complesso romanico ricco d’interessanti e pregevoli affreschi di varie epoche.
Clusane e Paratico.
Si arriva ora all’incrocio con la provinciale di Iseo, che una volta attraversata, porta alla frazione di Cremignane, dove appare finalmente il lago; una tranquilla strada di campagna conduce a Clusane ed infine a Paratico. Ora non vi resta altro da fare, cari ciclisti, se non godervi il panorama e il meritato riposo, con le gambe magari un po’ più appesantite, ma con una gran pace nel cuore. Perché in fondo, proprio come diceva Dino Buzzati, “non tramonterà mai la fiaba della bicicletta”.
Greta Ragni